

Einaudi, 2024
Pagine 472
ISBN 9788806263553
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Un thriller da ombrellone, con alcuni tratti originali. Carino!
Questa volta c’è il mistero del passato che si mescola al presente tra credenze popolari, miti e realtà omicide.
Il commissario Adamsberg non delude mai! I colleghi faticano a capirlo ma sono abituati al suo comportamento estroso e fuori dal comune. Sanno che alterna momenti in cui risulta essere un perfetto organizzatore di squadra ad altri in cui deve trovare la pace per mettere insieme tutte le numerose informazioni che gli “frullano” in testa. Pace che in questo romanzo ottiene sdraiandosi “sulla pietra” i menhir. Alla fine naturalmente tutto è perfettamente chiaro nella sua mente e il caso, veramente originale e particolarissimo, è risolto.
Questo libro non mi ha entusiasmato e sicuramente non lo rileggerei. Il racconto è poco coinvolgente e l’ho finito a fatica , al contrario di tutti gli altri romanzi della Vargas, la lettura di “ Sulla pietra”, a mio avviso mette a dura prova la pazienza del lettore ; il libro parte discretamente, ma dopo pochi capitoli la trama vacilla, così come i personaggi, poco credibili e soprattutto troppo numerosi… e poi che fine ha fatto Danglard????Il finale poi, è imbarazzante … peccato!!! Speriamo che la Vargas si riprenda e torni a scrivere seriamente!!!!
Sulla pietra” di Fred Vargas è un romanzo noir che combina mistero, storia e antropologia. L’autrice francese è nota per le sue storie intricate e atmosfere dense, e questo libro non fa eccezione. La storia segue il commissario Adamsberg mentre indaga su un caso che si rivela essere legato a una leggenda medievale. Vargas crea un’atmosfera cupa e suggestiva, e il lettore è portato a riflettere sulla natura umana e sulla storia. Un libro che tiene sulle spine fino alla fine!